Esistono davvero i dubbi? Me lo chiedo spesso. Non sono forse una lotta interiore, dove la nostra parte razionale detta regole che il nostro inconscio, il nostro vero Io, la nostra parte irrazionale infrange bellamente? Credo che non esistano i dubbi, il nostro cuore, il nostro animo sa perfettamente cosa vogliamo ma è la testa a frenarci. Ci frena quando, al sol pensiero, il nostro cuore esplode e batte all'impazzata, dicendo chiaramente "IO VOGLIO QUESTO" . E noi? Noi siamo solo delle prede, dei derelitti in balia di forze maggiori, combattuti tra 'eterna lotta fra il giusto e lo sbagliato. Ma chi decide cos'è giusto e cos'è sbagliato? La relatività regna sui nostri giorni, come può essere precisa ed esatta? Forse siamo noi, con i nostri pensieri, i nostri credo, i nostri principi a decidere se una cosa è giusta o sbagliata. La relatività delle scelta sta nella differenza tra le persone.
Questo blog è come la casa di un folle: pieno di particolari che lasciano intravedere la mia vera essenza, ma solo chi vorrà davvero potrà capirne il vero significato.
giovedì 31 gennaio 2013
venerdì 25 gennaio 2013
Amaro.
Me ne stavo li, immobile, bloccata davanti a quella frase: iscrizioni aperte. Dire che il terrore mi aveva completamente divorato, dalla testa, fino a giu, sotto la vita, sotto le ginocchia, sotto le caviglie. Mi aveva fatto sua in un sol boccone e io non sapevo come difendermi. Paralizzata, mille pensieri giravano attorno a quelle parole "ISCRIZIONI APERTE". Per anni avevo sognato quella scuola, messo via risparmi, stipendi, nonostante questa crisi che ci aveva messo in ginocchio, nonostante tutto, ero riuscita ad arrivare alla cifra esatta, raccolta in un piccolo salvadanaio, una lattina di Coca Cola. Ma il terrore mica se ne sta li, zitto zitto, ad aspettare che tutto fili liscio. Il terrore ti divora, ti paralizza e ti ingoia in un vortice di paura e di dubbi, perché anche loro esigono una parte indispensabile nel processo di decisione. Come un virus t'infettano, per farti perdere quel briciolo di salute e decisione che ti eri guadagnato. L'equilibrio viene a mancare, il respiro si blocca e la testa s'annebbia. Indecisione, paura, dubbi, incertezze, domande. Tutto si affolla, tutto riempie, tutto danneggia la mia stabilità. Niente mi tiene ancorata alla certezza, sola navigo nel mare dei dubbi, guardando da lontano la mia meta. Mentre inspiro penso al viaggio che ho fatto per arrivare qui, gli anni, le notti passate insonni, gli studi solitari, le letture, tutto solo per questo momento. Un viaggio per costruirmi un mio futuro, non stabile monetariamente, non certo, ma mio. Paura e terrore accompagnano quelle frazioni di secondo, quando avvicino la freccetta bianca sulle due parole, mentre con fermezza ci clicco su.
Mi sveglio di soprassalto. Il buio regna sovrano nella piccola stanzetta, dalle fessure delle tapparelle entra la luce fioca arancio dei lampioni. Guardo l'orologio, sono le 3.26. Mi sento spossata, qualche cosa nel sogno mi turbava. Solo quando il mio sguardo si posa sulla lattina di Coca Cola, riesco a dare un senso al sapore amaro che mi tormenta. Un sorriso stanco nasce sul mio viso insieme alla certezza che un giorno ci riuscirò, un giorno potrò dire "Ce l'ho fatta". Ma quel giorno è ancora lontano.
Mi sveglio di soprassalto. Il buio regna sovrano nella piccola stanzetta, dalle fessure delle tapparelle entra la luce fioca arancio dei lampioni. Guardo l'orologio, sono le 3.26. Mi sento spossata, qualche cosa nel sogno mi turbava. Solo quando il mio sguardo si posa sulla lattina di Coca Cola, riesco a dare un senso al sapore amaro che mi tormenta. Un sorriso stanco nasce sul mio viso insieme alla certezza che un giorno ci riuscirò, un giorno potrò dire "Ce l'ho fatta". Ma quel giorno è ancora lontano.
mercoledì 23 gennaio 2013
Dipingi il cielo e fallo tuo.
Questo blog è come la casa di un folle: pieno di particolari che lasciano intravedere la sua vera essenza, ma solo chi vorrà davvero potrà capirne il significato.
lunedì 14 gennaio 2013
domenica 13 gennaio 2013
Ancora tutta da scrivere.
I passi risuonano nella stanza ovattata mentre la festa continua, ignara della mia assenza. Urla, canti, risate, tutto risuona, mentre la solitudine mi accompagna. Nella stanza gremita di gente mi sento come un nocciolo di pesco immerso nella polpa: solo e oppresso. Solo ora capisco quanto sia importante amarsi, bastarsi, viversi. Io con me non so stare, non so bastarmi. Sinceramente mi sto sul cazzo. Irritante, urlante paranoica, ipocondriaca, io. Come faccio ad amarmi? Allontano chi trova una luce in me nonostante questo buio, nonostante queste urla, nonostante la solitudine che fedele non mi abbandona. Cerco l'uscita, non solo del locale. La "neve" bianca è una tentazione a cui difficilmente riesco a resistere. Improvvisi, i tuoi occhi si ancorano ai miei, un caso tra noi, la nascita imprevista di una passione. Sulla porta, abiti scuri, una giacca che incornicia il tuo corpo, un viso angelico a cui non so resistere. Passione, voglia, sentimento, emozione: una frazione di secondo e sono tua. La solitudine si annulla di fronte al tuo sguardo. Lo sai che puoi avermi, perché non vieni a prendermi? Ballo, sola, ti guardo, ti voglio. Ammicco un sorriso e i riccioli rossi ricadono delicatamente sul mio viso. Mi vuoi? Sono qui. Tua splendida e giovane donna. Tua. Prendimi. Balli, giri, ti nascondi e i miei nervi ti cercano, gli occhi ti bramano, le mie labbra ti vogliono. E' questione di pelle e di corpo. Ti blocchi e io ti fisso. Guarda, immagina, come due corpi possono fondersi, come il più può diventare tuo. Guarda come la mia bocca ha sete di te, le mie braccia ti vogliono avvolgere, le mie gambe si flettono a ritmo dei tuoi sguardi. Amami solo ora, solo per una notte. Lascia che la nostra solitudine vada via lasciando spazio alla nostra passione, a ritmo di questa notte, ancora tutta da scrivere.
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