giovedì 6 marzo 2014

In lontananza si vedono le montagne.
Il cielo di un timido azzurro ricopre la mia città.
Io scrivo.
E sono felice.

Primavera.

E' arrivata, inaspettatamente. Come il sole tra le pesanti nuvole grigie, come un sorriso spontaneo nella routine. Nessuno si aspettava il suo arrivo, neanche lo avevo sentito, ma è arrivata, travolgendomi. Ha portato un sole caldo, il profumo dei fiori, il rumore dei motorini che sfrecciano veloci. Nel suo calore, mi ha abbracciato. E' arrivata, la mia stagione preferita dove il cuore batte forte e la voglia di vivere mi pervade.
La voglia di vivere. La voglia di noi.
Non fare così, ti prendo per mano e andiamo,ti va? Non sarà difficile, sentirai il sole sulla pelle, il rumore degli alberi scossi dal vento, i primi uccellini, le macchine e i motorini. Qualche volta sentirai ridere e cantare e fischiettare. Forse vorrai farlo anche tu.
E' come se il mondo fosse rimasto in silenzio per così tanto tempo che solo oggi riscopro i suoi rumori. Senti come mi batte forte il cuore.
Amore, che colore ha il mondo in primavera? Si veste come una donna in festa?
I colori forse non li vedi neanche tu, anche se i tuoi occhi guardano. Non li ho mai visti, sai, i colori. Li ho sempre sentiti. Il calore del sole, il profumo dei fiori, il danzare degli alberi.
In questo buio, ogni primavera riaccende in me un arcobaleno d'emozioni.







domenica 2 marzo 2014

Perché?

Piove, come ogni giorno d'altronde. Il freddo più intenso è passato, lasciando il posto a una leggera brezza. Una tazza da thè, le nuvole grigie, una coperta e i miei pensieri. Mi piace perdermi in loro, naufragare. Ricordi che sono onde e un dolce riparo dalla tristezza. Manca l'eco dei tuoi passi, il tuo profumo in cucina alle sette di mattina. Manca il rumore del rasoio elettrico e la doccia fradicia. Manca la tua parte del letto calda, la tua risata contagiosa. Manca il tuo il tuo risotto alla zucca e le canzoni blues la domenica mattina. 
Fiore piove e sento freddo, dentro. 
La mancanza è una costante presenza e tu ci sei. Sei nei miei movimenti, nei miei sorrisi, nei miei sospiri. Sei nei miei pensieri che sono onde e mi riparano. Tu mi ripari, mi proteggi. 
E sono due anni. 
E ancora non ci sei. 
Hanno chiuso il caso, sai? 
Disperso, forse suicidio/omicidio. 
Ma come fai a non essere più qui se niente dentro di me è cambiato? Dovrei sentirlo. Come qualcosa che si rompe, un pezzo in meno, un dolore in più. Invece c'è solo la tua mancanza, la tua distanza. 
Dovrei sentirlo, mi ripeto. 
E allora perchè continuo a piangere? 
Perché parlo con te?