venerdì 4 ottobre 2013

Respiro parole, spargendole in giro, nelle giornate autunnali. Le ritrovo mie, in emozioni sempre nuove.


Settembre è una rinascita. È risveglio. È essere nuovi, rinnovati, unici. È continuare a lottare con forza maggiore.
 

Settembre è un passaggio, è pieno di dubbi, certezze, scelte e talvolta rimpianti. È malinconia. Si trema come foglie, ci si riscalda con il pallido sole. 

Settembre è un'occasione.




Come inchiostro, parole al gusto si caffè. 







Ci sono giornate in cui l'estate lascia il posto all'autunno: l'aria pizzica appena, ci si chiude in giubbetti e magliette leggere, speranzosi che il freddo non entri troppo in profondità. Era una giornata di quelle quando Lu si guardò allo specchio e capì che niente e nessuno poteva comprenderla, amarla, aiutarla, sgridarla quanto il suo paziente e amorevole Po. Non avevano nulla in comune, forse. Completamente distanti e distinti, penso. Bhè, in fin dei conti non lo sapeva neanche lei. Lei e Po erano semplicemente Lu e Po. Parlavano di tutto, avevano idee completamente diverso l'uno dall'altra eppure non si erano mai allontanati, neanche per un'incomprensione. Mai. E forse era amore o possessione o ossessione. Loro ERANO, SONO e SARANNO. Eterni, forse, senza tempo.












Mi sento intrappolata in una realtà estranea, legata alla merda che mi affoga. Cosa voglio davvero? Ancora non lo so. Libertà, forse e tanta felicità. E allora cosa ci faccio ancora qui? Non devo mettere radici dove il sole non arriva.

Ma poi arriva lui, mi sorride accecandomi d'amore.

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