sabato 4 giugno 2011

In un attimo eterno.

Camminavamo l'uno accanto  all'altra, senza sfiorarci mai. Con il cuore in gola e quella voglia di farti conoscere ogni mio più piccolo dettaglio. Parlavo ininterrottamente di me, e tu ascoltavi, avido di sapere qualcosa di nuovo e inaspettato. E io cercavo di farti conoscere la parte migliore di me , ma era inutile. Tu avevi già capito tutto. Mi guardavi e ridevi, e ad ogni tuo sorriso io arrossivo.
Ti ricordi com'era bello il cielo quella sera?
Lo guardavamo, uno accanto all'altra senza sfiorarci mai. Ma poi tu decisi di fare un nuovo gioco, una magia per stregarmi per sempre. La tua mano si avvicinò al mio viso lentamente, i tuoi cchi dentro i miei . Mi macava il respiro. Mi accarezzai la guancia e poi, la tua  bocca si posò sulla mia. Chiusi gli occhi e ti strinsi a me. Come un  battito d'ali , come una tempesta estiva. Avevo i brividi che fremano  su tutto il corpo. Avevo le farfalle nello stomaco che sembravano imbizzarrite. Era un attimo eterno in questa frenetica vita.
Ti avevo donato la parte migliore di me e l'avevi accattata, costudendola nei tuoi ricordi  come un dono prezioso.

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